Porto-Juventus fu la finale di Coppa delle Coppe 1984, a Basilea. E fu anche la partita rinviata dall’Uefa dopo l’attacco agli Usa dell’11 settembre 2001: si recuperò in ottobre e finì 0-0. Nei play off ha eliminato la Roma: 1-1 in casa, 3-0 all’Olimpico. Nel girone, si è piazzato dietro il Leicester, demolito per 5-0.
Il calcio portoghese è campione d’Europa e, dunque, va preso con le molle. Inoltre, da qui a metà febbraio manca una vita, e molto potrà succedere. Tutto ciò premesso, non si può non riconoscere alla Juventus i favori del pronostico. Soprattutto, se saprà crescere attorno a Dybala come ha dimostrato nella coda del derby.
Gli ottavi di Champions fissano, per tradizione, il passaggio dalla fase a gironi all’eliminazione diretta. Tutta un’altra cosa: e, spesso, tutta un’altra storia. E’ andata peggio al Napoli. Il Real è sempre il Real, anche se gli mancherà Bale, l’ultimo «Rambo». Il quarto pallone d’oro a Cristiano Ronaldo, la «zona Ramos» non meno suggestiva della «zona Cesarini», un allenatore come Zidane: sono i campioni in carica, i blancos, e non perdono da 35 partite.
Il Napoli ha un gioco verticale, rapido, che può mettere in crisi chiunque. Anche il Real. Per scalare la montagna, dovrà dare il massimo. Il recupero di Milik si annuncia prezioso. Real-Napoli andò in onda ai tempi di Maradona. Stagione 1987-’88, primo round. Al Bernabeu, squalificato, si giocò a porte chiuse: 2-0. Al San Paolo, strapieno, l’avvoltoio (Butragueno) replicò a Francini: 1-1 e buona notte ai suonatori.
Questo per concludere, il mio borsino: Manchester City 60% Monaco 40%; Real Madrid 60% Napoli 40%; Benfica 45% Borussia Dortmund 55%; Bayern 51% Arsenal 49%; Porto 45% Juventus 55%; Bayer Leverkusen 45% Atletico Madrid 55%; Paris Saint-Germain 30% Barcellona 70%; Siviglia 55% Leicester 45%.